L’ambone della basilica medievale di Shën Jan a Finiq

Abstract

La basilica medievale di Shën Jan (San Giovanni), presso Finiq (Phoinike) è stata messa in luce interamentenelle campagne di scavo tra il 2001 e il 2003 [Muçajet al. 2004, pp. 93-121], mentre un esteso saggio era già stato eseguito nel 1980. Tra i materiali archeologici rinvenuti predominavano elementi in marmo riconducibili sopratutto a dispositivi liturgici. La collezione di marmi di Shën Jan si distingue nell’insieme della scultura mediobizantina dell’Albania e, in senso piu ristretto, da quella della parte albanese
dell’Epiro, non soltanto per la quantita, ma anche per la possibilita che offre di comprendere pienamente la forma e le carateristiche di ogni singolo dispositivo liturgico. L’ambone, poi, è l’unico tra i pochissimi esemplari noti in Albania [Hobdari 2009, pp. 327-328] di questo periodo che è possibile ricostruire nel suo insieme grazie ai molti elementi pervenuti ed al fatto che la base, ancora in situ, ci offre le dimensioni dell’oggetto e la sua posizione esatta. Infatti, il pavimento della navata centrale si conserva in buone condizioni e
l’organizzione dell’arredo liturgico è molto ben leggibile (tav. I. 1, 2). Quattro blochi di calcare, collocati a coppie in due gruppi disposti longitudinalmente, formavano la base per le scalinate. Su di essi sono molto ben conservati gli incavi e i fori per
l’inserimento degli elementi verticali (tav. I. 3, 4). L’ambone è di una tipologia comune in questo territorio, ossia quella con
due scalinate contrapposte, a est e ad ovest. Si conservano frammenti di tutte le componenti dell’ambone, tranne che
della piattaforma del pulpito, ma è anche possibile che i resti di quest’ultima, forse frantumati e quasi sicuramente privi di decorazione, non siano stati identificati nello stratto di crollo.