Discorso di Giorgio Castriota Scanderbeg ai principi Albanesi e scambio di lettere con I sultani in un opuscolo Vaticano

Abstract

Allorché nel 1443, Giorgio Castriota detto Scanderbeg rivolse le armi contro il sultano e con uno stratagemma si impossessò della città di Kruja, diede una dimostrazione di conoscere l’arte militare. Dopo qualche decennio, il suo primo biografo informa che Scanderbeg era anche un abile politico il che appare in modo evidente da un opuscolo anonimo, che, nel 2010, ho rinvenuto presso l’Archivio Segreto Vaticano. Esso, inserito nelle ultime pagine di un volume in cui sono raccolti scritti di vario argomento, da cui il titolo di Miscellanea, che vanno dal 1547 al 1555, cioè dal pontificato di Paolo III a quello di Giulio II, contiene l’orazione che Scanderbeg rivolse ai principi albanesi e ai rettori veneziani e alcune lettere con i sultani (Murad II e Maometto I), scambiate senza soluzione di continuità.